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SCHEDA ARTISTA


anno 1974

…”le alterne ricerche artistiche di Mario Maffucci indicano una tensione creativa ed un impegno morale centralizzato nella contemporanea vicenda culturale”…
…”la problematica di M.M. si sposta in un rapporto con la situazione storica intesa nell’ambito del clima internazionale, accentuando il linguaggio creativo nella libertà delle scelte interiori”…
…” in successive composizioni l’autore allarga il campo operativo tramite notevoli mezzi grafici ed appare nutrito da intenzioni recuperanti fermenti avanguardistici europei nella dinamica dei movimenti, nei ritmi efficaci, accompagnati dall’incisione civile ed umana”…
…” gli elementi visuali posseggono significazioni informative in uno spazio congeniale dove il pensiero conferisce all’opera l’intimità vitale”…


… “ il soggetto umano ha trovato nella pittura tantissime espressioni, ma quella che M.M. ha prescelto è connotata da determinati moduli che spingono il pubblico a porsi degli interrogativi”…


…” è come trovarsi invariabilmente di fronte ad una iniziazione, ad un avvio, o meglio, di fronte a un gioco che permette infinite mosse. Parafrasando un verso di Scipione, si potrebbe dire che è un ”continuo rivoltarsi nello spazio”, un continuo dare scacco alle certezze, alle definizioni, l’unica definizione essendo proprio quella di un viaggio dubitoso ed esplorativo”…


…” M.M. si muove in un’aria più sperimentale e con un sottofondo espressionistico, con sconfinamenti nell’area del sogno e della nostalgia per il mondo, quello infantile, relegato nei ricordi di variopinti aquiloni che volano liberi nel cielo”…



“ una pittura che sembra inquieta, agitata, e che nella sua agitazione mette in allarme e in movimento anche le figure che costruisce”.
…non conta in M.M. la semplice resa pittorica, il puro fatto mimetico, quanto piuttosto la caduta del reale nel simbolico, lo spostamento dell’orma quotidiana verso un’immagine di sogno. Non rimane più la diretta esibizione di un campo cromatico che si spalanca tra accensioni e cupezze, ma diventa una rappresentazione che rimanda al di là di se stessa, ad un “oltre” inafferrabile”; ogni punto fermo in un punto mobile…”ogni stasi in un’aperta interrogazione”…


… ” per particolare sensibilità e cultura M.M. appare incline alla contemplazione. C’è in lui una religione della visione, una volontà di attingere agli stimoli sensoriali entro la cornice intima del ricordo”…
…” la sua pittura fa perno sulla figura umana …



…”nelle tele di M.M. l’operazione espressiva si fa, a suo modo, immediata, diretta, risponde ai vari umori del ricordo, agli stimoli della fantasia”…


“Il caos. L’armonia. La pittura vive questo dualismo, l’artista ne è l’interlocutore e trasmette queste contraddizioni . La mia pittura è una contraddizione”.

M.M.