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SCHEDA ARTISTA


Lucio Franchin vive ed opera a Treviso in Riviera S.Margherita 6

CONTRASTATE GEOMETRIE

"Il mondo di Lucio Franchin è il mondo del colore. .
Da molti anni l’ artista lavora sul colore e sulla forma: il suo innato rigore, l’ ostinazione, lo conduce a sperimentare la pittura attraverso la storia dell’ arte, anche figurativa, prima di abbandonare ogni riferimento naturalistico.Attratto inizialmente dall’ eleganza di Raffaello, dalla drammaticità di Caravaggio, approda al ‘900 attaverso l’ esperienza del primo Ricasso, le dense materie pittoriche di Utrillo, sperimentando la scomposizione cubista e il movimento futurista.Ma, come si diceva, il fil-rouge che lo qualifica intimamente rimane l’ esperienza del colore. E’ un’ operazione sapiente quella che Franchin conduce con questo mezzo
espressivo: prima elaborandolo in preziosi arabeschi decorativi, poi lasciandolo libero di veicolare stati d’ animo intensi attraverso le geometrie inventate e il magnetismo delle composizioni cromatiche.
E’ il colore a dirigere le sue ricerche: come lui stesso afferma” si fa condurre, come se seguisse un corso dal colore prestabilito “. Forse per questo si ha la sensazione di assistere a improvvisazioni musicali, jam session, piene di sorprese, di armonie e
dissonanze.Le tonalità predilette da Lucio sono il rosso e il giallo che conduce con sciabolate, strappi o carezze sino ai toni dell’ arancio fra le trame di bianchi corposi e rifrazioni di
blu intensi o tra note squillanti di verdi.Non c’è riposo o sospensione nella sua pittura: immerge in un moto centripeto, invita a
cercare immagini, forme, sagome ideali dei processi creativi della memoria che, come tali sono sempre mobili e misteriosi. La percezione vaga tra contaminazioni germinate dal mondo dell’ arte, dalla musica, tra suggestioni emotive di paesaggi urbani e
industriali.Nelle accese sinfonie cromatiche i neri -talvolta drammatici fonemi- mostrano il lato più fragile e oscuro della sua sensibilità, ma non interrompono quel movimento che
conduce verso un nucleo che da ideale diviene concreto attraverso l’ architettonicità dell’ immagine che l’ artista riesce, alla fine, comunque a raggiungere, sia quando lascia i colori liberi di muoversi nello spazio cercando se stessi, sia quando li imbriglia entro
delineate geometrie."

Maria Angela Tiozzi