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Galleria d’Arte Contemporanea “STUDIO C” via Giovanni Campesio, 39 29121 Piacenza cell: 348-8703060 e mail: studio.c.immagine@gmail.com
MOSTRA PERSONALE DI ROBERTO BROGGI
AI CONFINI DEL VERO, TRA VISIONE E REALTA’
15 NOVEMBRE – 3 DICEMBRE 2025
Alla galleria d'arte contemporanea “Studio C” di via Giovanni Campesio 39 si inaugura sabato 15 novembre, alle ore 18, la mostra personale di Roberto Broggi dal titolo “Ai confini del Vero, tra Visione e Realtà”. Quello di Roberto Broggi è un gradito ritorno a Piacenza dopo la sua bellissima e coinvolgente mostra personale qui tenuta lo scorso anno dove le sue opere avevano particolarmente colpito e interessato collezionisti e visitatori. Nato a Chiavenna (SO), dove anche oggi vive e lavora, Roberto Broggi è un artista di vasta esperienza e di elevata qualità espressiva. Un cammino lungo e interessante, questo del nostro artista, e caratterizzato da grande personalità e autonomia. Dopo un avvio figurativo contrassegnato da un'espressione di carattere prevalentemente surreale e fantastico, ha iniziato a sentire il fascino delle Avanguardie Storiche iniziando quindi una profonda metamorfosi tecnico-espressiva, una fase di straordinario mutamento estetico-formale fatto di colore, gesto e materia. Oltre a ciò, Roberto Broggi è anche un artista letteralmente affascinato dalla musica e dal colore. La musica lo ispira, lo guida, gli suggerisce timbri e accostamenti, libera la sua fantasia e la sua creatività. La musica, insomma, attraverso la sua particolare sensibilità e interpretazione, si trasforma in colore che, nelle sue mani, diventa aria e cielo, terra e sabbia, prezioso elemento da lavorare, incidere e modellare. Musica e pittura, un binomio perfetto e quasi inscindibile come giustamente ha fatto notare il grande Kandinskij nel suo Trattato di Estetica dal titolo “Lo Spirituale nell’Arte”. Anche i colori, infatti, hanno una voce, un tono e una loro intrinseca musicalità, basta saperla distinguere e ascoltare: “Il colore è il tasto, l’occhio il martelletto, l’anima è il pianoforte dalle molte corde”. Espressione intensa e sentita, questa di Roberto Broggi, sostenuta sempre da grande rigore e grande cultura, che trova linfa e nutrimento nelle pieghe complesse della nostra contemporaneità ma che si sviluppa e realizza attraverso la conoscenza e l'approfondimento di importanti e fondamentali Movimenti Artistici e il mio pensiero va immediatamente all’Espressionismo Lirico, all’Astrattismo e all’Informale. Ebbene, da tutto questo prezioso bagaglio culturale, il nostro artista ha saputo trarre un linguaggio ed un alfabeto pittorico completamente autonomo e personale, una cifra stilistica che è solo ed esclusivamente sua, ha saputo affrancarsi da tutto e da tutti per essere solo e soltanto se stesso. Ci sono poi, nell'espressione di questo bravissimo artista, straordinarie ed intriganti evanescenze, lente e graduali dissolvenze delle immagini, diafane e rarefatte trasparenze che non sono per nulla casuali o involontarie, ma che rappresentano, invece, la ferma e precisa volontà dell'artista di essere e stare sempre dalla parte della pittura, di viverla e praticarla in ogni attimo e in ogni momento seguendone fasi e mutamenti. Così, sulle luminose pareti della galleria sfilano, una ad una, le immagini di Roberto Broggi e sono scenografiche visioni, campiture cromatiche e libere costruzioni della mente dove la realtà si confonde con il sogno e la fantasia, con il pensiero e la riflessione. Una ricerca prolungata e continua del segno, del colore e del gesto che, nel tempo, è giunta ad una maturità piena e che si manifesta chiaramente nella potenza della scala cromatica, nella leggerezza e delicatezza dei tracciati, nell'eleganza delle forme adottate. Dai dipinti di Roberto Broggi si dipartono vere e proprie esplosioni di colore, improvvise aperture e squarci di profondità che aprono a mondi sconfinati e sconosciuti che diventano simbolo e metafora dell'ignoto e dell'inconscio. Sono paesaggi interiori, visioni dell'anima, emozioni intense e sentite espresse con rapidità e immediatezza seguendo il libero istinto, l'esperienza, la pura creatività, l'ispirazione del momento. In ogni opera di questo nostro artista si rivela sempre, con grande spontaneità e naturalezza, il rapporto tra l'esterno e l'interno, tra il dentro e il fuori, tra l'essere e l'apparire. Ma soprattutto, a ben guardare, esse rimandano la nostra attenzione e il nostro pensiero a quel vuoto persistente e misterioso che la velocità e la frenesia dei nostri giorni non riescono più a colmare. Pittura forte e potente, fatta di cuore, sentimento e ragione che ultimamente si è fatta ancora più intima e psicologica, più rivolta al sociale e all’interiorità. Ora più che mai le sue opere si sono fatte messaggio urgente e pressante per uscire dalla generale omologazione, dalla superficialità dell’odierna comunicazione e dalle mode dilaganti che propongono modelli e stili di vita. Con le sue opere Roberto Broggi ci invita dunque a ritrovare in pieno la nostra autonomia e personalità, la nostra vera ed autentica libertà per esprimere fino in fondo il nostro pensiero e le nostre riflessioni.
La Rassegna, che sarà introdotta dal critico d’arte Luciano Carini, chiuderà il 3 dicembre
ORARI: feriali e festivi dalle 16,30 alle 19,30 Lunedì, giorno di chiusura
Ne è una chiara dimostrazione questa mostra dove l’artista presenta una serie di opere tutta rivolta all’interiorità, all’ascolto delle voci misteriose e segrete dell’animo umano. Qui la stesura è corposa e materica ma il risultato finale risulta delicato e leggero, sensuale e poetico: c’è, in questo artista, un senso innato del colore e un timbro cromatico che, pur attingendo dalla grande e storica tradizione dell’Espressionismo Astratto, riesce tuttavia a farsi moderno e contemporaneo per le felici intuizioni tecniche, per la personalissima interpretazione e l'uso libero e spontaneo della materia pittorica. Appassionato del suo lavoro, ha sempre proceduto con metodo e rigore quasi scientifici affrontando varie tematiche, analizzando argomenti, entrando direttamente, con coraggio e intelligenza, nelle più svariate problematiche del nostro tempo. Ha sempre proceduto per cicli, Roberto Broggi, (la musica dipinta, le città invisibili, l’umano ecc.) seguendo sempre il suo stile, il suo linguaggio, il suo modo di intendere e concepire la comunicazione artistica, un insieme di Astrattismo e Informale di straordinario gusto estetico, ma con caratteristiche e risultati del tutto personali perchè fortemente giocati sull'stinto e le emozioni, sulla lettura e l'interpretazione dell'interiorità, sulla magica e straordinaria forza del sentire poetico. Una ricerca prolungata e continua del segno, del colore e del gesto che, nel tempo, è giunta ad una maturità piena e che si manifesta chiaramente nella potenza della scala cromatica, nella leggerezza e delicatezza dei tracciati, nell'eleganza delle forme adottate. Dai dipinti di Roberto Broggi si dipartono vere e proprie esplosioni di colore, improvvise aperture e squarci di profondità che aprono a mondi sconfinati e sconosciuti che diventano simbolo e metafora dell'ignoto e dell'inconscio. Sono paesaggi interiori, visioni dell'anima, emozioni intense e sentite espresse con rapidità e immediatezza seguendo il libero istinto, l'esperienza, la pura creatività, l'ispirazione del momento. Così facendo, colore e gesto vengono a costituire intime e suggestive atmosfere di un simbolismo ancora e sempre presente all'interno del quale, spesso, permangono tracce leggere ed evanescenti di realtà capaci di creare un ponte di comunicazione tra il visibile e il non visibile, tra spirito e materia. Leggero e raffinato il suo segno che traccia percorsi, traiettorie e variazioni strutturali dell'immagine e dinamizza lo spazio seguendo opposte e contrastanti tensioni. In queste particolari costruzioni sembra di avvertire un'atmosfera quasi musicale, una vera e propria partitura d'orchestra (Kandinskij) dove i segni e i colori, i filamenti e le controllate colature, oscillando da una parte all'altra della superficie, disegnano eleganti movenze e ritmiche tessiture. Roberto Broggi infatti, è un artista letteralmente affascinato dalla musica e dal colore. La musica lo ispira, lo guida, gli suggerisce timbri e accostamenti, libera la sua fantasia e la sua creatività. La musica, insomma, attraverso la sua particolare sensibilità e interpretazione, si trasforma in colore che, nelle sue mani, diventa aria e cielo, terra e sabbia, prezioso elemento da lavorare, incidere e modellare. Musica e pittura, un binomio perfetto e quasi inscindibile: anche i colori, infatti, hanno una voce, un tono e una loro intrinseca musicalità, basta saperla distinguere e ascoltare. Nascono così i suoi quadri, percorsi dalla materia, dalle trasparenze e dalle delicate velature. Prendono corpo in questo modo le sue creazioni, che, sempre più spesso, sembrano farsi meditate e raccolte, intime e psicologiche, vere e proprie palpitazioni emotive, specchio ed immagine dei nostri travagliati giorni. La rassegna, che sarà introdotta dal critico d’arte Luciano Carini, chiuderà l’8 febbraio. Orari: feriali e festivi dalle 16,30 alle 19,30 Lunedì, giorno di chiusura.
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