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Inaugura il 15 Novembre presso Eidos Immagini Contemporanee (Asti- Piazza Roma 11) l'ultima personale italiana di Shinya Sakurai (1981-Hiroshima) per l'anno 2025, prima della sua partenza per il Sol Levante, dove lo attendono nuove mostre istituzionali. L'artista che vive e lavora tra Torino e il Giappone rappresenta con il suo lavoro la perfetta sintesi tra Oriente e Occidente, riuscendo a fondere in maniera personalissima astratto e figurativo. Sono passati dieci anni dalla prima personale di Shinya Sakurai da Eidos e per l'occasione il curatore Raffaella A. Caruso, dopo un rapido excursus nel testo in catalogo sui cicli precedenti, punta la propria attenzione sui tre ultimi cicli oggetto dell'indagine dell'artista nel biennio 2023-2025: Marks&Traces dove il focus compositivo non è più l'icona, ma la traccia da essa lasciata; Libertà dove la leggerezza della farfalla utilizzata come metafora della ricerca di libertà è gravata dalla scia di un colore denso che chiaro allude alla fatica della vita e alle sue asperità; Symbol-Rose che dopo tanta inquietudine percepibile nelle opere precedenti apre a nuove riflessioni sul concetto di impermanenza e sulla possibilità del “lasciar andare” dubbi, dolore, sofferenza. Scrive Caruso nel testo in catalogo: “La rosa è la terra che l’ha cresciuta, l’insetto morto che l’ha concimata, l’acqua e la nuvola che l’ha bagnata, il vaso che l’ha contenuta, la mano che l’ha raccolta. L’essere privi di un sé permanente porta al concetto di vuoto come a-sostanzialità, non come privazione dell’essere bensì come sua potenzialità infinita, apre l’esistenza a un dinamismo continuo e alla liberazione”. Comune denominatore del lavoro di Sakurai rimangono la reiterazione del segno, il valore simbolico e fondante dell'icona, l'armonia costruita dalla serialità e dalla possibilità di una lettura sincronica giacché ogni opera assume forza e nuovo significato accostata a un'altra del medesimo ciclo e ogni ciclo trova le ragioni fondanti nel precedente, suggerendo le motivazioni del successivo. Per questo motivo il curatore sceglie come titolo del catalogo e dell'esposizione Interludio: “come nell'intervallo tra due brani d'opera, ogni ciclo pittorico di Sakurai è infatti una sorta di terra di mezzo prodromica al successivo ma mai irrisolta e sempre dotata di una vita propria e di significato diverso a seconda che se la si guardi di per sé o in rapporto al suo prima e al suo dopo...”


Shinya Sakurai
Interludio

a cura di Raffaella A. Caruso
15 novembre – 9 dicembre 2025

Eidos Immagini Contemporanee
Asti – Piazza Roma 11
www.galleriaeidos.com
galleria.eidos@gmail.com


catalogo in galleria con ricco apparato iconografico

martedì-sabato 11.00-13.00
domenica su appuntamento
verificare sempre al +390141354176
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